PERCHE' SI DICE..."Senza infamia e senza lode"?




La locuzione senza infamia e senza lode si usa per indicare qualcosa che non ha ne particolari difetti ne particolari pregi.

L'origine del detto, edotto come Sanza 'nfamia e sanza lodo, è da attribuirsi a Dante Alighieri che in una delle sue prime tappe del viaggio immaginario (III° canto dell'Inferno) insieme a Virgilio nella Divina Commedia, si trovò nell'Antinferno dove erano collocati, secondo Dante, tutti coloro che preferirono, per vigliaccheria, non schierarsi in guerra. Erano persone che dunque non avevano l'infamia di fare del male ad avversari di guerra, ma nemmeno le qualità del fare il bene di una fazione.

Questi, in verità, erano talmente disprezzati dal Poeta che non li riteneva degni sicuramente di una beatitudine, ma addirittura neppure di una dannazione eterna, tanto che li aveva collocati in un'anticamera apparte rispetto ai dannati (l'Antinferno appunto).

Dagli ignavi (così chiamati, dagli studiosi dell'opera dantesca, i collocati in quell'anticamera dell'Inferno) deriva anche il popolarissimo detto non ragioniam di lor, ma guarda e passa, riedotto in chiave più moderna non ti curar di loro, ma guarda e passa che si usa nei confronti di una persona presa di mira, spesso senza un reale motivo, da gente stupida e negligente.